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12/11/2002 | PIANO D’AZIONE DI SEOUL

Noi, partecipanti alla seconda Conferenza Ministeriale della Comunità delle Democrazie, svoltasi a Seoul dal 10 al 12 Novembre 2002,

affermiamo che

- gli elementi essenziali della democrazia rappresentativa in tutte le sue forme sono: il rispetto dei diritti umani - civili, politici, economici, sociali e culturali - inclusa la libertà di espressione, la libertà di stampa e la libertà di religione e di coscienza; l'accesso ed il libero esercizio del potere secondo lo stato di diritto; lo svolgimento di libere e regolari elezioni basate sullo scrutinio segreto e sul suffragio universale, sotto la supervisione di autorità indipendenti; la libertà di associazione, compreso il diritto di formare partiti politici indipendenti; la separazione dei poteri, in special modo con un sistema giudiziario indipendente; la subordinazione costituzionale di tutte le istituzioni dello stato, incluso l'esercito, ad autorità civili legalmente costituite.

Noi, inoltre, riconfermiamo la dichiarazione di Varsavia che contiene il nostro comune impegno sugli obiettivi e i principi contenuti nella Carta delle Nazioni Unite, nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e nei principi fondamentali di diritto internazionale.

Riconoscendo l'universalità di questi valori democratici, la dedizione della Comunità delle Democrazie a promuovere e difendere la democrazia, nonché i diritti umani e le libertà fondamentali che devono essere garantite nella democrazia, ci impegniamo a garantire il continuo sviluppo della democrazia al nostro interno e la sua promozione sul piano regionale e globale.

Noi, lavorando come singole nazioni, a livello regionale e globale, adottiamo il presente Piano d’Azione di Seoul con l'obiettivo di portare a termine i seguenti obiettivi:

1. Azione regionale

Riconoscendo che le nazioni democratiche sono partner molto più forti ed affidabili dal punto di vista economico, politico e della sicurezza, e che la promozione degli ideali democratici rafforza la stabilità regionale e la cooperazione, intendiamo promuovere il progresso democratico regionale individualmente, attraverso le istituzioni regionali e adottando varie misure che includono:

1-1. Lo sviluppo e la piena attuazione di strumenti regionali che chiamino i partner regionali a costruire istituzioni democratiche, ad aderire ai principi della democrazia, offrendo assistenza in questo campo agli stati che ne hanno bisogno attraverso appropriati strumenti regionali.
1-2. Lo sviluppo su base regionale di meccanismi di monitoraggio dei diritti umani e della democrazia per consolidare le potenzialità di promozione e protezione dei diritti umani e dei principi democratici, così come per promuovere il dialogo tra le nazioni su queste questioni e rimediare alle eventuali violazioni.
1-3. Il miglioramento dell’impegno e del dialogo diplomatici con le nazioni dove sono in questione il rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e dei principi democratici universalmente riconosciuti, al fine di evidenziare le preoccupazioni internazionali e promuovere un cambiamento democratico;
1-4. La lotta alla corruzione e il sostegno dell’integrità governativa e del buongoverno.

Inoltre, noi incoraggiamo gli stati a considerare l'adozione di varie misure che includono:

1-5. la convocazione di riunioni regionali dei rappresentanti del governo, dei partiti e della società civile per:
- Esaminare lo stato della democrazia, inclusa la situazione dei diritti umani nella regione;
- Condividere le esperienze e indentificare le migliori pratiche nella regione;
- Utilizzare le esperienze positive, incluse quelle sperimentate in altre regioni, per incoraggiare ed assistere le democrazie emergenti e per sviluppare e rafforzare l'attaccamento ai diritti umani e alle libertà fondamentali e ai principi universalmente riconosciti; così come gli accordi regionali sulla democrazia;
- Lo sviluppo e il rafforzamento delle organizzazioni regionali, degli accordi e delle procedure che promuovono la democrazia, come ad esempio, la Carta Democratica Inter-Americana approvata l'11 settembre 2001 dagli stati americani, adottata a seguito dell'appello alla collaborazione regionale contenuto nella dichiarazione di Varsavia
1-6. Stabilire delle partnership regionali ed extra-regionali per l'assistenza nello sviluppo della democrazia e nella costruzione delle istituzioni.

2. Rispondere alle minacce alla democrazia

Riconoscendo che esiste il bisogno di protezione contro le minacce alla democrazia, incluso il terrorismo, la Comunità delle Democrazie, intende evidenziare una serie di misure che potrebbero essere usate, nel pieno rispetto del diritto internazionale dai singoli stati, individualmente, insieme o come membri di organizzazioni internazionali o regionali, per promuovere, difendere, rafforzare o ripristinare le istituzioni democratiche.
Per prevenire o rispondere agli scenari di violenza contro il governo democratico, l’interruzione dell’ordine costituzionale, la persistente alterazione dell'ordine democratico o il sostegno al terrorismo; le nazioni potrebbero aver bisogno di ricorrere, preferibilmente nell’ambito delle organizzazioni regionali o internazionali, ad una serie di misure che includono, ma non sono limitate a:

2-1. Nel caso particolare del terrorismo, sospensione di relazioni bilaterali, rapporti commerciali o aiuti a quegli stati che sostengono il terrorismo, così come qualsiasi aiuto, sostegno o collegamento con organizzazioni non-governative che sostengono il terrorismo e - se appropriato - su intervento del Consiglio di Sicurezza dell'ONU.
2-2. Adozione e rispetto di tutti gli obblighi contenuti nelle 12 convenzioni ONU contro il terrorismo, e il meccanismo adottato dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU per l'istituzione del Comitato anti-terrorsimo.
2-3. Creazione di una squadra di esperti capaci di assistere gli stati costretti a fronteggiare minacce alla democrazia.
2-4. Sviluppo di sistemi di monitoraggio per le crisi democratiche, così che possa essere fornita immediata assistenza a sostegno della democrazia.
2-5. Previsione di incontri fra nazioni quando diventa necessario il coordinamento degli sforzi diplomatici o la mediazione politica
2-6. Offerta di raccomandazioni basate su un’analisi sul luogo al fine di sostenere i diritti umani e la democrazia
2-7. Sostegno delle azioni con meccanismi di valutazione rapida, mediante organizzazioni regionali o internazionali
2-8. Rafforzamento degli strumenti regionali ed internazionali e delle clausole democratiche, come ad esempio il rafforzamento degli incentivi economici positivi e la prevenzione non solo delle rotture ma anche del deterioramento della democrazia.
2-9. Offerta di buoni uffici per assistere, quando necessario, i governi o altri attori politici, società civile e le istituzioni pubbliche per giungere ad un accordo che impegna a rispettare misure di rimedio.
2-10. Fornitura di un supporto tecnico a lungo termine o un monitoraggio per rafforzare le istituzioni democratiche, il processo elettorale o gli sforzi per le riforme.

In accordo con i principi elaborati ed articolati nella Dichiarazione di Varsavia, la Comunità delle Democrazie, attraverso le più ampie possibili consultazioni con tutti i suoi partecipanti, non includerà al suo interno quelle nazioni dove sia presente una rottura dell'ordine costituzionale o una persistente significativa erosione o un'insufficienza degli elementi essenziali della democrazia.

3. Educazione alla Democrazia

Riconosciuto che l'educazione a tutti i livelli è una componente fondamentale per assicurare la consapevolezza da parte dei cittadini dei loro diritti e dei loro doveri civili in quanto membri di una società democratica, dotati delle conoscenze di base per una effettiva partecipazione alla vita della cosa pubblica e che una cittadinanza educata è essenziale per lo sviluppo, il mantenimento e il rafforzamento delle istituzioni democratiche, noi intendiamo incoraggiare gli Stati e tutti i livelli di governo rilevanti all'interno di ciascuna nostra nazione a promuovere una cultura della democrazia con l'educazione alla democrazia

3-1. Rafforzamento dell'educazione pubblica attraverso:
- Incoraggiamento dello sviluppo della capacità umana di dare potere ad un pubblico educato che possa partecipare al processo decisionale nazionale;
- Cercare di assicurare l'educazione primaria universale;
- Adattamento dei corsi di studio per l'educazione pubblica affinché includano la promozione e la comprensione della democrazia, dei suoi principi e delle sue istituzioni
- Formare gli insegnanti per renderli capaci di informare meglio gli studenti sui principi democratici e i diritti umani;
- Ricerca della garanzia di pieno accesso all'educazione per tutti i cittadini, con particolare attenzione alle donne;
3-2. Organizzazione di campagne pubbliche di informazione sulla democrazia, i diritti civili e le responsabilità del cittadino;
3-3. Incoraggiamento nei confronti dei media a giocare un ruolo nell'educazione pubblica e nella diffusione dei valori democratici..

4. Promuovere democrazie più forti attraverso il buongoverno

Riconosciuto che un governo democratico è caratterizzato dalla trasparenza e dalla responsabilità nei confronti dei suoi cittadini, noi intendiamo costruire forti istituzioni e pratiche democratiche che costituiscono la struttura portante del buongoverno attraverso:

4-1. La promozione dello stato di diritto:

- Cercare di assicurare che il processo decisionale del governo sia aperto e trasparente e che i cittadini abbiano accesso, anche attraverso strumenti elettronici, alle informazioni sull'azione di governo, le leggi, le sentenze, le decisioni, i processi legislativi attraverso una legislazione che garantisca la libertà di ottenere informazioni.
- Adottare o rafforzare, se necessario, salvaguardie costituzionali o di altro tipo sull'indipendenza e l'imparzialità del sistema giudiziario, anche attraverso la previsione di procedure che garantiscano un corpo di giudici professionali.
- Stabilire ogni meccanismo che possa essere necessario per assicurare alti standard di competenza e di condotta per gli accusatori, per i difensori e gli altri membri della professione legale.
- Stabilire il necessario meccanismo legale e giudiziario per assicurare la piena applicazione del rispetto dei principi democratici e dei diritti umani, in particolar modo attraverso lo sviluppo e l'applicazione di regolari procedure processuali per i militari e la polizia.
- Promuovere l'adozione di pratiche di buongoverno e l'applicazione di misure anti-corruzione, assicurando il sostegno ai negoziati per giungere ad una convenzione ONU contro la corruzione.
- Cercare di assicurare procedure di bilancio aperte e trasparenti che siano supervisionate da organismi indipendenti.
- Incoraggiare il coinvolgimento della società civile nel processo di governo a livello locale, nazionale ed internazionale.
4-2. Ridurre la povertà e favorire la crescita economica:
- Rafforzare il buon governo come base fondamentale per lo sviluppo economico.
- Adottare politiche che diano priorità e promuovano uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico e sociale.
- Promuovere la trasparenza e l'apertura
- Stimolare politiche sociali che combattano l'esclusione, tenendo in debito conto le differenze di sesso e le disuguaglianze sociali derivanti dalle discriminazioni razziali.
- Incoraggiare la partecipazione popolare nella crescita economica nazionale e nei processi decisionali.
- Individuare il bisogno urgente di costruire le strade per il rafforzamento e il sostegno alle democrazie, per rispondere alle domande sociali, incrementare lo sviluppo economico e supportare la stabilità democratica e il buongoverno.
4-3. Costruire e sostenere un sistema di partiti forte e una società civile sana:
- Creare un ambiente favorevole, anche attraverso la previsione di un quadro legale, per lo sviluppo di partiti politici e per il loro libero confronto nel dibattito politico, nelle elezioni, secondo le esigenze dei vari segmenti della società;
- Stabilire meccanismi che promuovono la trasparenza nel finanziamento dei partiti;
- Garantire la libertà di espressione per gli individui, anche agli operatori dei media ai giornalisti, impegnati nel pubblico confronto di idee;
- Stabilire protezioni costituzionali e meccanismi per il coinvolgimento della società civile nello sviluppo del processo di governo, così come lo sviluppo di un costante dialogo tra governo e società civile;
- Sostenere le organizzazioni non governative che informano i cittadini dei loro diritti e delle loro responsabilità, che aiutano i cittadini a entrare in contatto con il governo, che difendono i valori democratici e che assistono la popolazione nello sviluppo delle conoscenze necessarie per l'effettiva partecipazione agli organi decisionali;
- Incoraggiare gli sforzi del settore pubblico e privato per raggiungere l'uguaglianza tra uomo e donna, inclusa la partecipazione negli organismi decisionali;
- Proteggere e promuovere la parità di diritti tra uomini e donne nell'impegno politico, inclusa l'appartenenza ai partiti politici ed ai sindacati;
- Offrire le opportunità ai cittadini e alle organizzazioni della società civile di partecipare al governo a livello locale, anche attraverso consigli cittadini.

5. Volontariato: Verso una società civile più forte

Riconosciuto che l'attivo coinvolgimento nella comunità rafforza l'individuo, coloro che sono aiutati e la comunità stessa come un'unica entità; contribuisce a una vitale società civile ed incoraggia la cooperazione tra i cittadini, le organizzazioni della società civile e il governo, noi intendiamo promuovere il volontariato attraverso:

5-1. L'incoraggiamento dei nostri cittadini ad attività di volontariato a livello nazionale o internazionale nell'interesse della promozione della democrazia e della società civile;
5-2. La riduzione al minimo degli ostacoli e delle limitazioni legali al volontariato;
5-3. La sollecitazione a gruppi del settore pubblico e privato ad incoraggiare le loro forze di lavoro a svolgere attività di volontariato anche per forgiare forme di cooperazione;
5-4. La sottolineatura dell'importanza del volontariato.


6. Coordinamento dell'assistenza democratica

Poiché che l'assistenza democratica è cresciuta nell’ultimo decennio, ha sollevato la necessità di assicurare un effettivo coordinamento per moltiplicare la sua efficacia, creare sinergia, evitare che vi siano duplicazioni in certe aree mentre altre aree siano sotto-assistite. Mentre il coordinamento a livello nazionale è cresciuto in alcune circostanze, continua ad esserci spazio per le politiche di promozione della democrazia. La Comunità delle Democrazie intende:

6-1. Identificare metodi di assistenza inclusi quelli che facilitano libere e regolari elezioni, aiutano i paesi a sviluppare un sistema giudiziario indipendente, istituzioni di governo responsabili, rafforzano i partiti politici, la stampa libera, gruppi della società civile e una cultura politica democratica.


7. Procedure

Il "Gruppo Promotore" continuerà ad incontrarsi periodicamente e sarà disponibile ad offrire sostegno e aiuto agli stati partecipanti per azioni intraprese nell'ambito di organizzazioni regionali o internazionali, sulla base delle esperienza maturata negli ultimi due anni. In stretta collaborazione con i partecipanti alla Comunità delle Democrazie che sono interessati, il Gruppo Promotore incoraggerà la formazione, tra gli altri, di coalizioni e caucus per la promozione di risoluzioni internazionali e altre attività relative alla democrazia. Il Gruppo Promotore, perciò ha l'obiettivo di identificare mezzi per facilitare l'azione, condividere le informazioni sugli sviluppi e discutere dei mezzi di promozione e consolidamento della democrazia nelle rispettive regioni. Il Gruppo Promotore sarà inoltre disponibile come strumento per collegare regioni e organizzazioni regionali, per promuovere la condivisione delle migliori pratiche ed idee.

Il Gruppo Promotore seguirà il processo di attuazione del Piano d’Azione di Seoul e fornirà un rapporto alla Terza Conferenza Ministeriale.

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SEOUL PLAN OF ACTION. DEMOCRACY: INVESTING FOR PEACE AND PROSPERITY