(www.radicalparty.org) DOCUMENTS ON: DRUGS / DOC.TYPE: LETTERS
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10/03/2004 | MARIJUANA: LETTERA APERTA A FINI DI BERNARDINI, CAPPATO E PERDUCA

Signor vice presidente del Consiglio:

Le scriviamo all'indomani della presentazione del Suo disegno di legge sulle droghe e alla vigilia della 47esima sessione della Commissione sulle Droghe delle Nazioni unite, incoraggiati da alcune sue dichiarazioni rilasciate al “Maurizio Costanzo Show” all'inizio di marzo, in merito a un suo possibile ravvedimento nel caso in cui verrà scientificamente provato che i derivati della cannabis non sono nocivi alla salute.

Da oltre 30 anni, i Radicali ritengono che sia necessaria una revisione delle politiche di “controllo delle droghe” che possa, pragmaticamente, affrontare i fallimenti dell'attuale regime proibizionista promuovendo un controllo legale della produzione, consumo e commercio di tutte le sostanze rese illecite dalle tre Convenzioni Onu in materia di droga. E' di tutta evidenza quindi, che le differenze tra le sue proposte, quelle di Alleanza nazionale e del Governo e le lotte antiproibizioniste radicali sono molte. Ciò non toglie che sia possibile trovare un terreno comune di dialogo anche su questioni complesse come questa.

Da quasi un decennio esistono studi, convegni e conferenze - la prossima si terrà a Paestum dal 24 al 27 giugno -, che hanno sviluppato argomenti, su basi scientifiche, che provano non solo la non nocività dei cannabinoidi, ma anche le loro proprietà mediche in terapie di riduzione del dolore, di contenimento degli effetti collaterali delle terapie chemio, nella cura del glaucoma e della depressione. Nel 1997, alla vigilia della Sessione Speciale dell'Assemblea generale dell'Onu, l'Organizzazione Mondiale della Sanità produsse il primo studio ad hoc sui derivati della canapa (in allegato con la sentenza Malizia Mueller). Il documento non criminalizza la pianta, ne descrive invece le qualità e, soprattutto, arriva alla conclusione che sia necessario moltiplicare le ricerche e gli studi chimici e farmacologici per provare ulteriormente le proprietà intrinseche della pianta. Quello studio fu censurato dall'allora direttore dell'ufficio delle Nazioni unite che segue la droga e il crimine Pino Arlacchi, mandato a Vienna dal Governo Prodi proprio in quell'anno.

Nell'aprile 2003, la Commissione Onu sulle droghe non adottò per un pugno di voti una risoluzione in cui si chiedeva all'ufficio di Vienna di preparare, in collaborazione con l'Oms, uno studio sulle proprietà dei derivati della canapa. Da quasi un decennio l'Italia è uno dei maggiori finanziatori dell'Agenzia di Vienna sulle droghe; visto il suo dubbio in merito alla certezza della nocività della cannabis e il peso politico dell'Italia all'interno delle Nazioni unite di Vienna, la invitiamo a sostenere a nome del Governo quanto altri partner europei chiedono da anni, e cioè uno studio internazionale definitivo, ampio ed esaustivo - da prepararsi quindi, laicamente, col coinvolgimento dei massimi esperti dell'Oms e di istituti di ricerca indipendenti - per sfatare i miti e le leggende che circondano la pianta e i suoi derivati.

Malgrado la rinnovata attenzione al fenomeno degli stupefacenti, il Governo italiano è in ritardo nel convocare la conferenza nazionale sulle droghe. Considerato il suo interesse personale nella questione, che riteniamo in assoluta buona fede, ci permettiamo di invitarla a seguire personalmente il processo di organizzazione della conferenza affinché questa si possa tenere entro la primavera.

Infine, per avviare finalmente un confronto sui fatti, e non sulle opinioni, le chiediamo di sponsorizzare, contestualmente alla conferenza sulle droghe, la convocazione di un convegno di esperti internazionali che possa fornire dati medico-scientifici sulle proprietà della cannabis, nonché della foglia di coca, dell'oppio e delle possibilità di impiego medico della cocaina, dell'eroina e dell'ecstasy.

Certi di un suo pronto riscontro, restiamo a sua completa disposizione per fornire nomi di esperti internazionali da coinvolgere in questo primo esperimento di dialogo e Le annunciamo che seguiremo, quotidianamente, da militanti antiproibizionisti nonviolenti gandhiani quali siamo, il cammino della sua proposta di legge al fine di opporre al paradigma neo-punizionista una riforma antiproibizionista liberale.

Cordialmente,
Rita Bernardini, Tesoriera Radicali Italiani
Marco Cappato, Eurodeputato Lista Bonino, Coordinatore Parlamentari per l'Azione Antiproibizionista
Marco Perduca, Segretario, Lega Internazionale Antiproibizionista
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