ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI per la libertà di ricerca scientifica
12 / 1 / 2005, 18:32:42
Donato agostinelli | Pacentro
Ritengo di essere fotuna per aver visto nel corso della mia vita un'associazione che Veramente pensa ai malati senza scopo di lucro. Sono diabetico ed ho visto già morire mio padre con la stessa malattia.Ogni giorno penso di morire allo stesso modo. Con la Vs. inziativa ho una speranza di vita, seppur la chiesa cerca in ogni modo di imperlo. In ordine a quest'ultimo punto devo dire che la Chiesa ha troppi interessi affinchè questo referendum non si faccia. Qualche hanno addeitro mi recai in una farmacia per acquistare la nuova insulina per mia madre, pure lei diabetica. La Dottoressa, mi rappresentava che il farmaco non era acnora in vendita cosi le feci subito presente che ero venuto a conoscnza che atraverso la farmcia del vaticano era possibile reperirla. "Detto, fatto" solo due gironi dopo pagando la cifra di 90 Eruo se ben ricorso, la stessa farmacia mi fornì il farmaco richiesto. Alla luca di ciò posso dire che il Vaticano ha il suo interesse economico come del resto le aziende farmaceutiche? Aggiungo, se secondo la chiesa l'embrione è un essere umano, (e tutti sappiano che è solo un essere vivente) quindi non sacrificabile per la guarigione di una persona, allora bisogna vietare anche la masturbazione, perchè a mio parere anche lo spermatozoo è un essere umano che addirittura feconda la donna. Vi ringrazio per l'opportunità di vita che date a me e a milioni di persone MALATE.
11 / 1 / 2005, 17:37:08
stefania di ceglie | milano

11 / 1 / 2005, 16:06:30
Silvia Victoria Ronza | Roma

11 / 1 / 2005, 10:21:44
patrizia cecconi | roma

10 / 1 / 2005, 22:43:29
Sergio Niger | Cerchiara di Calabria

9 / 1 / 2005, 20:14:04
annunziato veneroso | ascea

8 / 1 / 2005, 03:25:03
Frederic Volante | Imperia
Libertà...voglio solo LIBERTA' !!!!
7 / 1 / 2005, 20:05:30
Andrea Maria Molteni | Bulciago

7 / 1 / 2005, 17:00:27
Attilio Ardizzi | Nonio
Lettera aperta al Presidente del Consiglio. Caro Presidente, mi consenta, ha toppato. Dal mio Presidente che non sbaglia un colpo non me lo sarei mai aspettato. Lei che ultimamente ha dimostrato anche ai ciechi della sinistra come si fa ad abbassare le tasse, sedare i Follini e perdonare i muratori trepiedisti. Lei che ha accresciuto il prestigio del nostro paese all’estero, che ha azzeccato gli acquisti di Crespo e Dhorasoo (ha visto che spettacolo contro il Lecce?!), che ha riformato la scuola e la magistratura…Lei, che ha rappresentato la speranza di una rivoluzione liberale, ha fatto, mi consenta, un grosso scivolone consentendo al governo di costituirsi in giudizio contro i referendum sulla fecondazione assistita, una legge profondamente illiberale che pone bavagli insopportabili alla ricerca scientifica. Sono capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale e sono profondamente deluso da questa decisione illiberale, inopportuna e, se vogliamo, controproducente e politicamente suicida. Il Governo poteva ma non doveva intervenire in merito e lasciare che fossero i cittadini ad esprimersi su una tematica così importante che riguarda la coscienza e la libertà dei singoli individui mentre con questa decisione la Casa delle Libertà si è un po’ ristretta, ha ceduto in subaffitto qualche sua stanza alla lobby di oltretevere sperando in chissà cosa. Ma, mi consenta e mi creda, gli elettori del centrodestra sono più laici e più liberi della Casa delle Libertà. Caro Presidente, ritorniamo alle origini, ispiriamoci ad un solo principio di valore, il più bello, il più nobile, il più attraente ed esaltante principio liberale dei grandi maestri: che gli uomini nascono liberi, che ad uomini liberi tutto è concesso fuorchè ciò che è proibito dalla legge e che la legge nulla può proibire ad un uomo libero fuorchè ciò che lede la libertà di un altro uomo. Diamo dunque corpo, caro Presidente, a questo messaggio di libertà, per trasmettere un profondo rispetto verso chi è afflitto da gravi problemi, verso chi soffre non potendo avere un figlio, verso chi soffre avendo un figlio gravemente malato, verso chi soffre aspettando una nuova terapia. E non soffrire è un diritto inalienabile dell’essere umano che né una cattiva legge né una comoda indifferenza possono sopprimere. Con affetto. Attilio Ardizzi Omegna (VB)
7 / 1 / 2005, 07:45:33
stefano ghio | cuneo
Vorrei avere un figlio ma nell'attuale situazione è un casino, speriamo ke qls cambi !

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Firmatari da 251 a 260